Presentata una risoluzione alla Camera per il rimborso delle accise sul gasolioLa proposta arriva dal Comitato Bus Turistici Italiani




È stata presentata alla Camera dei Deputati, da parte dell’On. Deborah Bergamini, vicepresidente della Commissione trasporti e dell’On. Sestino Giacomoni, entrambi di Forza Italia, una risoluzione che impegna il governo a valutare di riconoscere le accise sul gasolio per i bus turistici.

Con questa risoluzione, si chiede all’Esecutivo di riconoscere un rimborso sulle accise del gasolio anche ai bus da turismo, così come avviene per il Tpl, per le linee ministeriali, per le linee commerciali oltre che per il trasporto merci.

Noi come bus da noleggio con conducente non prendiamo nessun rimborso delle accise - dichiara a PullmanRiccardo Verona, presidente del Comitato Bus Turistici Italiani -, sui servizi autorizzati invece c’è il rimborso delle accise. Ci sarebbe da adeguare il rimborso delle accise a tutto il settore bus, compreso il noleggio con conducente-granturismo.”

Il rimborso è pari a 214,18 euro ogni mille litri consumati. In pratica, considerando che un serbatoio medio di un bus da cinquanta posti ha una capienza di cinquecento litri, significa poco più di 100 euro a pieno. Siccome le imprese di autoservizi recuperano l’Iva, un pieno di gasolio a un bus operator costa all’incirca seicento euro. Col rimborso delle accise un’impresa di autoservizi riuscirebbe a recuperare poco più di cento euro a pieno, quindi un sesto circa. In condizioni normali, una piccola/media azienda con 6/7 autobus da noleggio consuma mediamente diecimila litri circa di gasolio al mese, per cui il rimborso delle accise inciderebbe per 2.140 euro mensili, che in un anno vorrebbero dire oltre 25mila euro.

In pratica siamo soltanto noi a esserne esclusi”, continua Verona . “Ora siamo fermi, ma quando ci sarà la ripartenza, siccome gli altri paesi europei hanno tutti il rimborso delle accise per i bus da noleggio, per noi diventerà un problema sostenere la competizione sul mercato. Nel turismo internazionale, ad esempio, il bus operator francese è agevolato e ti può portare via il gruppo di americani. I vettori italiani che fanno tour per l’Europa sono svantaggiati rispetto agli altri competitor europei. Chiediamo di avere anche noi le stesse agevolazioni. Ora c’è da vedere che cosa risponde il Governo, ma almeno noi ci proviamo.”

Non bisogna dimenticarsi infatti che ci sono paesi europei - come la Francia e alcuni paesi dell’Est - che addirittura riconoscono il rimborso delle accise ai bus operator stranieri, vettori italiani compresi, che effettuano rifornimento occasionale sul loro territorio. “Abbiamo sentito le parole del presidente Draghi che punta molto sul turismo - conclude Riccardo Verona -, perciò speriamo anche noi, che siamo le ‘ruote’ del turismo, di avere gli aiuti previsti per tutta la filiera, sia come ristori sia come progetti per il futuro. Col nuovo Ministero del turismo, ci auguriamo di essere maggiormente presi in considerazione. In qualità di Comitato, abbiamo già scritto al neo-ministro Massimo Garavaglia e al nuovo ministro dei trasporti Enrico Giovannini.”