Per Gibelli è necessario rimodulare gli orari delle cittàIl presidente Asstra dice la sua a CityTech 2021




Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l’associazione datoriale nazionale delle aziende di trasporto pubblico locale in Italia sia di proprietà degli enti locali sia a capitale privato, è intervenuto nel dibattito d’apertura del convegno ‘L’evoluzione del trasporto locale’, con cui si è aperta la sessione pomeridiana della VIII edizione di CityTech 2021, in cui s’affronta il delicato tema dei grandi cambiamenti economici e sociali dovuti al Covid-19, in cui la mobilità continua a giocare un ruolo da protagonista. Gibelli ha dichiarato: “Nel post Covid urge ripensare i tempi della città. Serve equilibrio tra la rete fisica e quella digitale. La mobilità del futuro vive d’intermittenza: grandi eventi straordinari, come il Salone del Mobile o la Settimana della Moda a Milano, con il digitale devono diventare fatti ordinari in termini di mobilità. Bisogna costruire un sistema che non vive più di una domanda che incrocia l'offerta con elementi contraddittori. Perché, secondo una logica puramente industriale, i mezzi a disposizione del cittadino nelle ore di punta sono sottodimensionati, mentre nelle cosiddette ore di ‘morbida’ l’offerta è sovrabbondante, con mezzi vuoti o parzialmente tali, ma con costi sempre molto alti”.

Il presidente esecutivo di Fnm ha poi parlato della necessità di trovare - grazie alle nuove tecnologie digitali - un nuovo punto d’incontro tra la domanda e l’offerta di trasporto: “Dobbiamo intercettare l'incrocio tra la domanda e l'offerta abbassando la curva di picco e alzando la curva di morbida. Molto dipende sicuramente dallo smart working, ma non può essere un fatto episodico: dovrà diventare un fatto strutturale. Serve una mobilità di base e una mobilità flessibile per rispondere alla domanda di mobilità sicura, emersa nel post Covid, in alternativa all’automobile a cui spesso il cittadino ricorre per questione di orari. È quella la vera sfida: una rete fisica con una componente digitale che sa gestire questo tipo di flessibilità”.