Flixmobility chiude un importante round di finanziamentiIl denaro fresco servirà a espandere soprattutto i collegamenti transnazionali




Flixmobility Gmbh, la società tedesca che controlla i marchi Flixbus e Flixtrain, ha chiuso con successo un round di finanziamento che ammonta a oltre 650 milioni di dollari. Tra i nuovi investitori c’è anche il fondo statunitense Canyon Partners che si aggiunge a importanti realtà del mondo finanziario presenti nella compagine societaria degli autobus verdi come Blackrock, General Atlantic, Permira, Tcv, Hv Capital, Billie Gifford e Silverlake, oltre ovviamente ai tre fondatori André Schwämmlein, Daniel Krauss e Jochen Engert.

Il valore di Flixmobility supera ora i 3 miliardi di dollari, una valutazione più elevata rispetto a quella ottenuta nel 2019 nell’ultimo giro di finanziamenti. “Il nuovo finanziamento rappresenta un segnale forte per il futuro e supporterà la nostra visione nonché l’obiettivo di portare in tutto il mondo la nostra offerta di mobilità sostenibile con FlixBus e FlixTrain”, ha affermato Jochen Engert, amministratore delegato di FlixMobility di cui è stato uno dei fondatori, che ha chiosato: “Con questo finanziamento siamo pronti per una nuova espansione internazionale dei servizi di FlixTrain e FlixBus”. Flixmobility punta ora soprattutto alla crescita internazionale, sia tramite il consolidamento nei mercati esistenti sia con lo sbarco in nuovi mercati. Grande importanza viene data allo sviluppo delle attività di Flixtrain, la società di trasporto passeggeri su ferro, operativa dal 2018 in Germania e dallo scorso maggio in Svezia nei rispettivi mercati domestici. Secondo Flixmobility, il futuro della mobilità è nell'intermodalità fra treni e bus a lunga percorrenza.

Per quanto riguarda il trasporto su gomma, Flixbus è oggi presente in ben trentasei paesi. L’obiettivo è però di offrire una rete di collegamenti in pullman più capillare negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Portogallo, nonché di consolidare la propria posizione in Turchia, Francia e nell’Europa orientale. All’orizzonte c’è anche un’ulteriore espansione in nuovi mercati dopo lo stop allo sviluppo imposto dalla pandemia. Nell’estate del 2020, all’indomani della prima ondata, Flixbus ha avviato i primi collegamenti internazionali con i paesi Baltici e ha iniziato a implementare le reti domestiche in Gran Bretagna e in Portogallo.