E ora dal Molise arrivano i viaggi in autobus storico

Un Fiat 320 carrozzato Menarini del 1970 è pronto a tornare sulle strade (e sui tratturi!) della piccola regione del Centro Italia

Grazie alla collaborazione tra Sati Autobus di Campobasso e l'agenzia di viaggio Miramed Travel di Termoli (Cb), presto sulle strade molisane, regione che assieme all'Abruzzo ha tenuto a battesimo con la linea Sulmona-Carpinone il fenomeno dei  treni storici, arriveranno i viaggi in autobus d'epoca.

A uscire di nuovo dalla rimessa dopo tanti anni sarà un Fiat 320 carrozzato Menarini in ottimo stato di conservazione.
Di questo progetto ne abbiamo parlato con il suo ideatore Antonio Andriani, libraio e scrittore di Termoli, figlio di uno dei fondatori della Sati.
“L'idea della corriera storica che percorresse, in fruizione dei turisti, le strade del Molise mi è nata sulla Transiberiana d'Abruzzo, bellissimo viaggio in treno storico, con le carrozze 'Centoporte', costruite nel 1928 dalle Ferrovie dello Stato. Per me che sono nato grazie agli autobus, mio padre faceva il fattorino e mia madre viaggiava tra il suo paese, Civitacampomarano, e Campobasso è venuto naturale.Dunque, senza la corriera non sarei qui a raccontarvela. Soprattutto, il sentimento verso questo tipo di mobilità, ha scatenato la mia fantasia ed è partita la start-up di cui ti sto parlando. Col tempo, mio padre ed altri colleghi hanno fondato la Sati, era il mese di maggio del 1973; attualmente la ditta di autoservizi è la più grande della regione, come numero di mezzi, come linee, e come personale.”
D:Come mai questo autobus si è salvato ed è rimasto fino a oggi nella rimessa di Sati?

R: Perchè il Fiat 320 carrozzato Menarini era un autobus Gran Turismo con radica e rifiniture in ottone e quindi, a breve, lo rimetteranno a nuovo nella carrozzeria interna di Sati.

Questo autobus è del 1970 ed è stato preservato. Fino a metà degli anni ottanta era stato utilizzato regolarmente a fine carriera anche su servizi di linea. E quindi è già confortevole di suo.

L'autobus è più snello del treno storico che è vincolato ai binari quindi l'autobus storico si può portare sotto al castello, davanti alla chiesa, sul tratturo.

La Sati vuole fare la stessa iniziativa anche nell'Alto Molise oltre che a Termoli. Poi ci sono molte feste di paese e sagre. Arrivarci con l'autobus storico sarà bello.

La Sati aveva questo mezzo storico che accendevano ogni tanto e ora vogliono vedere come va e se va bene vogliono comprare un secondo autobus storico.

D: Che itinerari penate di percorrere con il Fiat 320 carrozzato Menarini?
R: Partiremo tra un paio di settimane, dopo il primo viaggio, che sarà dimostrativo, penso che saremo pronti a partire per la seconda decade di maggio. Il primo percorso sarà da Termoli a Campobasso, via Civitacampomarano sulla dorsale dei Monti Frentani, posti a sinistra del fiume Biferno.
Sono diversi gli itinerari che si possono fare, addirittura uno urbano girando alcuni posti di Termoli e poi allungarsi a Campomarino (Cb) dove da qualche anno hanno recuperato la memoria dei campi di volo usati dagli americani nella fase finale della seconda guerra mondiale. Una delle particolarità era che i piloti degli aerei erano americani di colore.

Poi ci sono cantine che producono il vino tipico del Molise, la Tintilia. Sempre in questo itinerario si può andare verso Petacciato (Cb) e si potrebbe andare a vedere un'azienda agricola di proprietà della curia.(descrizione)

Il programma sarà un itinerario non solo turistico, io ho scritto anche dei libri tra cui nel 2005 un romanzo 'La corriera di zio Amos' che è ambientato sull'autobus o attorno all'autobus. Il romanzo, nella sua prima parte, è ambientato nel 1959 quando l'autobus di fatto portava la civiltà nei paesi del Molise. Allora era normale per un bus fermarsi per fare passare delle greggi nei tratturi.

Il viaggio sarà oltre che nel territorio anche nella letteratura, alla scoperta dello scrittore Francesco Iovine. Il Molise è rimasto rurale più a lungo di altre regioni. Io penso e spero che il turista possa apprezzare questo sforzo. Guido Piovene negli anni cinquanta fece un giro dell'Italia e su 850 pagine e al Molise che era ancora con l'Abruzzo sono dedicate solo dieci pagine.

La mia narrazione seguirà quella di Serafino Razzi che scrisse i Viaggi adriatici tra il 1572 ed il 1577, Serafino era uno scrittore e frate domenicano nato in Toscana; ho recuperato, dal testo dell'epoca, i passaggi che riguardano Termoli, Guglionesi e Campomarino. Guido Piovene è arrivato nel 1957 con Viaggio in Italia, titolo attualmente pubblicato da Bompiani; Piovene è nato a Vicenza nel 1907 e morto a Londra nel 1974, giornalista e scrittore di fama.
Appuntamento a bordo del Fiat 320 carrozzato Menarini allora!

(descrizione)