Diventate virali sui social le foto di Next sull’autostrada A4Intervista a Tommaso Gecchelin, ideatore dell’autobus modulare




“Siamo contenti di questa popolarità- commenta così a Pullman, Tommaso Gecchelin fondatore di Next Modular Vehicles - noi durante il tragitto Milano- Padova abbiamo fatto delle foto. Prima ancora che noi pubblicassimo niente, mi ha contattato un giornalista di una testata locale dicendo che il direttore del giornale aveva visto Next in autostrada.

La notizia è diventata virale perché in un gruppo Facebook che si chiama ‘avvistamenti di supercar’ che ha quasi trentamila follower è stata postata una foto fatta da un automobilista in autostrada.
Noi in realtà abbiamo fatto in autostrada Milano-Padova - continua Gecchelin-dopo aver fatto un giro nel centro di Milano. Next è un veicolo completamente elettrico che in modalità cittadina consuma pochissimo. È stato immortalato il nuovo modello che sta per uscire che ha delle performance importanti: può raggiungere i 110 Km/h contro i 70 della versione precedente. In autostrada l’aerodinamica è quella che è, ci vogliono due ricariche per fare il tragitto Milano-Padova. Abbiamo fatto due pit stop di ricarica rapida con ccs2. Ci siamo fermati nei punti Enel X Way che sono un pochino fuori dai caselli. Le soste sono state effettuate vicino al lago d’Iseo e vicino a Soave (Vr). Abbiamo in programma anche di fare una versione con pacco batterie maggiorato per l’esercizio come bus extraurbano.

Vedendo le performance, avere anche un bus per mercato interurbano (city to city per la medio-lunga percorrenza) non sarebbe male.”

E alla domanda se Next rappresenti l’autobus del domani o del dopodomani Gecchelin risponde “noi speriamo di essere la soluzione del trasporto anche di oggi non solo di domani o dopodomani. Next è molto utile già adesso grazie alla modularità.”

Per spiegare il funzionamento di Next Gecchelin illustra due possibili scenari di utilizzo, quello dell’Europa e quello del Medio Oriente/Dubai. Proprio dall’emirato arabo sono arrivati generosi finanziamenti al progetto.
Per quanto riguarda il vecchio continente il business model è quello di un autobus modulare per gli operatori di Tpl (Municipalizzate o operatori privati) per cui, per esempio, nelle ore di punta utilizzi cinque moduli agganciati, mentre nelle ore di morbida sganci quelli non necessari fino ad utilizzare anche solo un singolo veicolo.
In Medioriente-Dubai viene usato con uno scenario diverso dato che il costo degli autisti di taxi è molto basso rispetto all’Europa. In pratica nei paesi del Golfo, Next è un sistema di taxi che si agganciano tra di loro e si scambiano i passeggeri sulla base delle destinazioni, mostrando che si ha un risparmio enorme sul costo e un risparmio soprattutto in termini di traffico generato, pur mantenendo un servizio porta a porta, senza tempi dovuti a fermate aggiuntive.