I dati Anfia sulle vendite di autobus a novembre 2025
Confermato il trend negativo del mercato autobus
Anfia, acronimo di Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica ha rilasciato i dati relativi alle immatricolazioni di autobus con peso maggiore di 3,5 tonnellate nel mese di novembre 2025.
Nell’undicesimo mese dell’anno sono stati immatricolate 417 nuove unità, con un decremento del 3 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Solo due comparti su quattro registrano una variazione positiva, quello degli autobus e midibus turistici con un sorprendente +194,7 per cento e quello degli scuolabus con un +45,2 per cento.
Flessione del -20,7 per cento per gli autobus adibiti al Tpl, dato dovuto alla media tra la decrescita del -49,6 per cento degli autobus/midibus urbani e dell’incremento degli autobus/midibus interurbani pari all’87,5 per cento. Lievissima flessione del -1,3 per cento, invece, per i minibus.
Complessivamente nel periodo gennaio-novembre 2025 i libretti di autobus rilasciati sono 4.850 contro i 5.638 dei primi undici mesi del 2024, con un decremento del 14 per cento.
Per quanto riguarda invece la tipologia di alimentazione, cala al 18,9 per cento nei primi undici mesi del 2025 la quota di mercato degli autobus alimentati a gas, quota che nel periodo gennaio-novembre 2024 era pari al 24 per cento. Crescita invece per gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico che nel periodo gennaio-novembre 2025 rappresentano il 30,1 per cento contro il 26,1 per cento di quota nei primi 11 mesi dell’anno precedente.
A livello di distribuzione territoriale, nel periodo gennaio-novembre 2025 le immatricolazioni si mantengono positive soltanto nel Nord-Est (+1,7 per cento) e un lieve calo nelle regioni del Centro (-3,4 per cento), mentre registrano una marcata flessione a due cifre nelle regioni del Nord-Ovest (-23 per cento) e nell’Italia meridionale e insulare (-22,1 per cento).
“Novembre conferma purtroppo il trend negativo del mercato autobus: un calo ormai strutturale, conseguenza diretta della fine delle risorse Pnrr che per mesi hanno sostenuto il rinnovo del parco - afferma Paolo Marini, Presidente della Sezione Autobus di Anfia e amministratore delegato di Tecnobus. Senza nuovi investimenti, il settore sta perdendo slancio e soprattutto il TPL continua a registrare volumi ben lontani da quelli necessari. Tuttavia, il rischio più grave riguarda la nostra filiera industriale: già fiaccata da anni di mancata visione industriale e limitati investimenti, oggi è esposta ad una competizione sempre più aggressiva da parte dei costruttori extra-UE. Senza misure rapide e mirate rischiamo di perdere competenze, occupazione ed eccellenze nazionali nel settore. Attendiamo quindi con urgenza la pubblicazione del riparto delle risorse del secondo quinquennio 2024-2028 per ridare ossigeno al mercato, pur nella consapevolezza della limitata disponibilità finanziaria, e auspichiamo misure concrete che possano mettere in sicurezza il futuro della produzione nazionale”.
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