Temsa passa di manoCeduta agli elvetici del True Value Capital Partners




Turchia addio. Per la Termomekanik Sabanci (Temsa) è tempo di volare in Svizzera, almeno con il capitale sociale, perché giovedì 30 maggio u.s. l’azienda di Adana è stata ufficialmente ceduta a un fondo elvetico di private equity, il True Value Capital Partners.

Valutata nominalmente 825 milioni di lire turche (circa 125 milioni di euro), è stata però venduta per meno della metà del suo valore, 375 milioni (ossia 58 milioni di euro), dopo aver valutato sia il debito attuale e sia quanto nella cassa del costruttore di bus. La cifra consente agli elvetici di assicurarsi sia il 49 per cento delle azioni nel portafoglio della Sabanci Holding, sia il restante 51 per cento, diffuso tra i risparmiatori e la famiglia Sabanci stessa.

La vendita viene dopo un lungo periodo di difficoltà per l’azienda, che già qualche anno fa era stata proposta a costruttori concorrenti, fra cui la Volvo Bus, ma senza successo. Così, dopo non essere riuscita a trovare un compratore, Güler Sabanci aveva optato per un rilancio del brand, culminato nell’arrivo di un nuovo management e soprattutto nuovi bus, con il turistico rialzato Maraton in testa.

"Siamo grati alla nostra famiglia fondatrice Sabanci, ai manager e ai colleghi per aver creato la Temsa di oggi. Ora sta nascendo la Temsa di domani. In questo viaggio, il testimone è ora nel nostro nuovo investitore, True Value Capital Partners, col quale non vediamo l'ora di camminare a braccetto su una nuova ed eccitante strada", ha dichiarato Hasan Yildirim, attuale amministratore delegato di Temsa, che ha preso la parola durante la cerimonia della fabbrica, concludendo "[...] con oltre cinquant’anni d’esperienza, Temsa, che è uno dei marchi automobilistici leader a livello mondiale nella produzione di autobus e midibus, continuerà sicuramente a crescere".

L’intenzione del Gruppo Sabanci è di focalizzarsi, da qui in poi, sulla produzione d’energia, decisione che ha già portato Enerjisa Power Generation ad aggiudicarsi alcune importanti gare d’appalto per la produzione d’energia eolica.

C’è da vedere, invece, che cosa cambierà ora nella gamma del costruttore turco e soprattutto da capire se sarà ancora Yildirim a guidarlo.