An.Bti fa il punto sulla ripartenza del settoreNella splendida cornice della Versiliana il meeting dei membri appartenenti all'Associazione Bus Turistici Italiani




Alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lu), due giorni d'incontri tra associati, stakeholder e politici attivi nella difesa delle ruote del turismo. Ha preso il via ieri 19 giugno, con la tavola rotonda cui hanno partecipato attivamente alcuni rappresentanti locali e nazionali della politica, Futurismo, la due giorni promossa da An.Bti (Associazione Bus Turistici Italiani) per tirare le fila sul primo vero anno di ripartenza del settore. Un settore, quello del turismo, che, come ben messo in luce dal senatore Riccardo Zucconi “… viene considerato una risorsa di Serie B del paese. E di conseguenza sono considerati di Serie B anche i suoi operatori, quando invece è forse l’unico comparto dove l’Italia non ha concorrenti nel mondo.” 

Un settore gravemente toccato dalla pandemia, soprattutto per quanto riguarda il comparto dei bus turistici, come evidenziato dalla ricerca Isfort commissionata da An.Bti, dove emerge come il virus abbia mietuto vittime anche tra i bus operator, riducendo drasticamente il numero delle imprese attive. Ma rendendo nel contempo le superstiti molto più forti di prima, grazie alla diversificazione dei servizi offerti e all’ampio rinnovo del parco veicolare (vi rimandiamo al prossimo numero di Pullman per una disamina completa della ricerca). 

S’è toccato poi il tema della transizione ecologica, portato al centro della tavola rotonda da Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato della Repubblica collegato in streaming video, che ha stigmatizzato come “… la transizione così com’è stata pensata, debba essere rivista, perché l’Europa è responsabile solo dell’7 per cento della CO2 emessa nel mondo e di questa solo l’1 per cento dipende dall’autotrazione.

Ha chiuso la prima giornata di lavori (oggi si prosegue con il meeting tra gli associati An.Bti) il senatore Massimo Garavaglia, che ha voluto sottolineare come una transizione mal congegnata faccia più male che bene: “Si rischia un effetto Cuba, perché normative sbagliate, frutto di scelte solo ideologiche, fanno sì che poi uno non cambi più l’auto, la caldaia o simili. Ad esempio, in Area B a Milano, entri senza problemi con un veicolo a benzina di oltre vent’anni ma non con un recente diesel Euro 5, che consuma la metà e di conseguenza inquina la metà.